lunedì 30 marzo 2009

Anniversari

Il 31 marzo 2008 (un secolo fa) Milano si aggiudicò l’Expo 2015 al quale concorreva in competizione con Smirne. Grande successo per Milano e per il suo sindaco. Un anno è passato tra risse poco edificanti e inutili ripicche.Uno spettacolo veramente deplorevole.

A complicare le cose una crisi che da finanziaria è diventata economica e da americana è diventata mondiale: a un certo punto -qualche mese fa- alcuni autorevoli personaggi della cultura milanese hanno addirittura lanciato l’idea di restituire l’Expo a Smirne.

Ora, dopo aver perso un intero anno, speriamo che le cose si rimettano in movimento perché, comunque lo si voglia vedere, l’Expo è una occasione importante per il turismo e per l’immagine dell’Italia nel mondo.

martedì 24 marzo 2009


La Cina chiude le porte a YouTube

Lunedì 23 marzo il traffico cinese verso il sito YouTube ha cominciato ad affievolirsi finché non è cessato del tutto, a causa di un blocco totale del sito di video-sharing più popolare del mondo.

"Non conosciamo la ragione dell’oscuramento", ha dichiarato un portavoce di Google "stiamo lavorando per fare in modo che l’accesso venga ripristinato il più presto possibile per i nostri users in Cina”. Tuttavia non ha specificato esattamente come si stessero muovendo.

È probabile che uno dei migliaia di impiegati responsabili della censura web abbia avuto un attacco di fanatismo e abbia bloccato tutto il sito, piuttosto che alcuni video. Un’altra possibilità da considerare è che qualcosa postata sul sito abbia turbato le autorità cinesi più del solito. In ogni caso, adesso YouTube è inacessibile in tutto il territorio cinese.

Qualunque sia la ragione, i cittadini cinesi non hanno più accesso ai video di YouTube. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Qin Gang ha riferito il 23 marzo in una conferenza stampa che “Internet in Cina è sufficientemente aperto, ma deve comunque essere regolato dalle autorità in modo che non permetta la diffusione di informazioni dannose alla sicurezza nazionale”.
Questa notizie è un buon motivo per rifelttere sulla rivoluzione che Internet sta apportando nel mondo.

lunedì 16 marzo 2009

BUENOS AIRES TRA NOSTALGIA E CREATIVITA'


BUENOS AIRES: UNA CITTÀ COSMOPOLITA, CHE NON DORME MAI, DA ESPLORARE E ASSAPORARE A PASSO LENTO


Buenos Aires, una città favolosa ammirata da molti visitatori per la sua raffinatezza, ma anche

derisa da chi l'accusa di emulare la cultura europea, è un luogo a sé, una specie di "puzzle", un crogiuolo composto da comunità dalle più svariate origini: spagnola, siriana, basca, tedesca, polacca, russa e ovviamente italiana L'estrema frammentarietà delle origini culturali di Buenos Aires è alla base della schizofrenia espressiva che la rende così inquietante e nel contempo affascinante. Anche sotto un profilo urbanistico. Ogni quartiere ha le sue peculiarità, le sue differenze e, ovviamente, le sue influenze culturali: Plaza San Martin, nel quartiere del Retiro, è considerato uno dei luoghi più eleganti della città. Definito come il “diamante verde” per i suoi viali definiti da alberi secolari, il parco che digrada verso l’avenida del Liberador e il Rio de la Plata. Palermo Viejo rappresenta un quartiere di locali, atelier, boutique e caffè situati all’interno di maestosi edifici d’inizio Novecento, Barracas è l’ex quartiere industriale che oggi ospita il lato più creativo e metropolitano di Buenos Aires passando da designer ad artisti emergenti e grandi opere di street-art. C’è poi Puerto Madero con il Puente de la Mujer progettato da Calatrava e El Ateneo Grand Splendid, la spettacolare libreria in av. Santa Fe 1860.
Non è facile descrivere in poche righe una città come Buenos Aires: una capitale sospesa tra nostalgia e ansia di rinnovamento.

Google Earth 5.0


Google Earth 5.0 approda su Marte e viaggia attraverso gli oceani tenendo alta la bandiera dell'ecologia

Dopo i viaggi nel tempo e nella cultura con la ricostruzione in 3D della Roma Antica e del museo Prado, Google continua la sua missione alla scoperta delle meraviglie del mondo e...dello spazio con la versione di Google Earth 5.0. Il nuovo viaggio in 3D parte dalla Terra alla conquista degli oceani per poi viaggiare addirittura a ritroso nel tempo e infine approdare su Marte. Cliccando sull'icona di un orologio si potrà infatti andare indietro nel tempo fino a vedere le immagini più "vecchie"' della Terra riprese dal satellite e con un altro semplice gesto ci si troverà su Marte come novelli astronauti.

giovedì 5 marzo 2009

LONDON NOW!





A Londra si parlano trecento lingue diverse, si possono assaggiare le specialità di tutte le cucine del mondo, ci sono i migliori teatri e musei, si trovano un gran numero di siti culturali approvati dall'Unesco. Una vera global-city.
Non poteva che nascere qui il primo National Geographic Store, progettato per dare sensazioni di viaggio.
Più che di un ambiente puramente commerciale si tratta di uno spazio architettonico concepito per rappresentare e supportare la missione di un marchio riconosciuto in tutto il mondo per la sua eccellenza nel campo della ricerca, della divulgazione e della promozione della conoscenza geografica.
Il negozio ospita un'ampia varietà tipologica e di programmi. Negli spazi si alternano mostre fotografiche, una serie di corner espositivi, una libreria, una piccola lecture hall, e un'area in cui si possono seguire, in tempo reale, le missioni e gli esploratori di National Geographic nel mondo.

NEL 2030 VIAGGEREMO PIU’ COMODI E RISPETTEREMO L’AMBIENTE


Tra poco più di 20 anni voleremo su aerei che consumano e inquinano di meno, i sedili disposti a teatro saranno progettati per sfruttare al massimo l’intero spazio della cabina, saranno più ergonomici e muniti di comfort tecnologici: non mancherà, infatti, internet, la tv in diretta e un dispositivo che consentirà di sapere se il bagaglio è stato imbarcato. Un’altra novità è la mappa animata di Google Earth che mostrerà in diretta le immagini satellitari dei territori che si sorvolano.

lunedì 2 marzo 2009


C’è un hotel dove la tecnologia è quantomeno testata: in cima ai Pirenei francesi...insieme agli scienziati della NASA! A 2,877 metri di altezza a Pic du Midi, niente vertigini, si guarda in su. L’hotel infatti è un suggestivo ed armonioso agglomerato di cupole astronomiche (con telescopi fino a 106 cm di diametro per l’osservazione sia degli astri che del sistema solare), compreso l’osservatorio dal quale gli scienziati NASA hanno mappato la superficie della Luna per la missione di Apollo.

Un telescopio di 2 metri, costruito con nuove generazioni di spettropolarimetri stellari, domina le vette - ed i forti venti - dall’alto di una colonna di 28 metri. I misteri dell’Universo possono lasciare letteralmente con il fiato sospeso nell’atmosfera rarefatta del planetario più alto del mondo. Si tratta dell’Osservatorio del Pic du Midi de Bigorre, parte dell’Osservatorio Midi-Pyrénées.

Le stanze di questo “hotel astronomico” sono piccole, ma qui la meraviglia non è tanto accendere le luci quanto spegnerle. Le finestre diventano una vetrina sul cielo aperto e sulle imponenti cime innevate. Nel buio della notte nient’altro che luna e stelle, che a poco a poco diventano sempre più brillanti davanti ai nostri occhi. C’è spazio solo per 19 clienti alla volta, se siete sciatori esperti potete lasciare a casa i freni – inibitori - e mettere in valigia un telescopio.