venerdì 27 novembre 2009

SOBRIETA' EMOZIONANTE


Se fino a poco tempo fa l’orientamento dominante degli eventi motivazionali era il viaggio all’estero incorniciato nel lusso, oggi sta cambiando tutto.
Parola di Milena Mineo, amministratore delegato e fondatore Mil (Marketing Incentive Leisure), società che opera nel settore dal 1998. Lo sfarzo e la spettacolarizzazione fine a se stessa lasciano il campo alla sostenibilità e al rispetto ambientale. È un cambio di paradigma che rivoluziona il sistema di valori, orientando il settore verso una maggiore eticità. La prima conseguenza di questa trasformazione è la riscoperta dell’Italia come luogo in cui organizzare eventi motivazionali. “Per suscitare emozioni - afferma Mineo - non è obbligatorio andare dalla parte opposta del mondo. Anche nel nostro paese si può fare un ottimo incentive, perché abbiamo una cultura turistica elevata e ci sono le strutture adeguate”.
E poi, rimanendo in Italia, i costi si abbassano. Elemento da non sottovalutare in un contesto di crisi economica e di forte ridimensionamento dei budget a disposizione delle aziende.

Italia dunque, ma non solo, perché anche nell’evento motivazionale organizzato all’estero è possibile evitare la sontuosità e l’ostentazione,
preferendo la sobrietà, la riduzione degli sprechi, il rispetto per la natura e la valorizzazione delle tradizioni locali. “Puntando - precisa Mineo - sulla
bellezza ambientale di paesi come, per esempio, lo Zambia, il Botswana e la Malesia, sul dialogo tra le diverse culture, e magari preferendo un catering del luogo rispetto a uno super lussuoso”. E poi è importante elaborare strategie che permettano di coniugare questa attenzione alle diversità ambientali e culturali del pianeta con i valori dell’azienda che organizza l’evento motivazionale. Non è un caso che uno dei punti di forza di Mil, come spiegato da Mineo, risieda proprio nella capacità di mettere a
fuoco i veri obiettivi del cliente, “sui quali ragioniamo attraverso ‘laboratori di pensiero’, con la partecipazione attiva sia di professionisti interni
(l’agenzia è formata da 12 persone, ndr), sia esterni”. Ed è anche grazie a questa forte capacità di ascolto e interpretazione delle reali necessità delle
aziende che Mil, nonostante la recessione, si appresta a chiudere il 2009 in territorio positivo. “A inizio anno la situazione era molto difficile - commenta l’ad e fondatore dell’agenzia -. Noi siamo una realtà molto solida, eppure, per la prima volta in undici anni, ho pensato che non avremmo raggiunto
un buon risultato. E invece da marzo in poi abbiamo registrato una notevole ripresa. Certo, c’è stato un ridimensionamento del giro d’affari, ma non
abbiamo perso né clienti, né numero di operazioni: sono i budget che si sono ridotti, che è cosa diversa”.

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